Evocazione, natura amica

Evocazione. Ho lasciato una pietrolina del giorno prima, piccola si è rifugiata dentro il buco di un legno. Seduto, come avvertire il battito cardiaco di chi ci sorregge, che desiderio a volte mi viene di abbracciare quel sentimento, sdraiarmi col cuore sul pavimento.

Mi sono bagnato i piedi, inzuppato, infarinato di sabbia, ho perso il contatto con ciò che era, sono divenuto un tutt’uno con la Madre. Ieri sull’Etna ero disorientato dall’immensità. Al rientro in città, ero sporco di vita, felice di cielo. Se la natura non verrà ascoltata, tutto diventerà vano, e l’uomo che si ritiene evoluto tornerà a sopravvivere nella paura. (Oasi del Simeto)

Etna – Uno strano silenzio, tocca la pietra si alza il vento, smarrimento. Progresso, civiltà, a me sembrano avversità. (Mia)

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Claudio

Author Claudio

Claudio Arezzo di Trifiletti Nasce a Catania nel Maggio del 1975. La sua vita artistica si muove tra Catania e il resto del mondo. Si accosta al mondo dell’arte in modo del tutto autodidatta, come se fosse un percorso naturale poiché fin dalla prima infanzia respira le influenze artistiche dell’ambiente da cui è circondato. Un viaggio in India cambia la sua vita e segna l’inizio del suo percorso artistico. L’arte è lingua universale per comunicare bellezza e in tutti i suoi progetti artistici, che difficilmente riesce ad abbandonare per una sorta di michelangiolesco concetto di “mai finito”, è il file rouge che opera connessione tra i popoli che abitano questo mondo. Nel 2003 ha inizio il progetto di CASA MUSEO SOTTO L’ETNA. Dodici stanze nel pieno centro metropolitano della città di Catania che vogliono essere un percorso visivo e affettivo in cui si mescolano antiquariato e modernità, parola e silenzio, Oriente e Occidente. La sua fervida produzione artistica, che si muove tra il dipinto, la scultura, l’installazione, il video, e le opere di Urban Art. La sua pittura, che si colloca a metà tra il figurativo e l’astrattismo e utilizza il colore come ponte tra i sensi, non è mai fine a se stessa ma sempre legata ad un messaggio universale che rimanda agli avvenimenti contemporanei, alla storia, agli ingranaggi della vita moderna con uno sguardo al futuro gravido di speranza. Il progetto IMPRINTS nato nel 2007 mette in connessione il mondo attraverso le impronte lasciate dai passanti su tele, stese su strade, piazze e luoghi passaggio, che vengono poi dipinte e trasformate in opere d’arte. Ha raccolto impronte in più di 15 paesi del mondo. Nel 2012 nasce il progetto SICILY NEEDS LOVE: foto e video, testimonianze di un viaggio, senza soluzione di continuità, attraverso l’oscurità del basalto, con i suoi splendidi palazzi barocchi, ville, piazze, vicoli e strade, che vira al bianco delle rocce calcaree del sud dell’isola, per dar voce al tempo. Una lente d’ingrandimento su quello che è invisibile ed essenziale e allo stesso tempo in stretta comunione con il paesaggio circostante. Attualmente è impegnato in un progetto chiamato TERRE DI MARTORINA che vuole dar voce e colore ai ricordi della tenuta di famiglia nelle campagne modicane: arte e natura diventano un unicum alimentandosi l’un l’altra per un necessario e liberatorio ritorno alle proprie origini.

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